sabato 28 maggio 2011

4 giorni in giro – Giorno 3 & 4


Ebbene si. Uniamo i giorni 3 e 4 in quanto non sono successe cose degne di nota. Anzi si forse una. Mia moglie si è dimenticata il para schiena  al ristorante in un autogrill di Barcellona. Ma andiamo in ordine.

Pasqua in Moto 305Un  buon riposo e una buona colazione ci ha rimesso in sesto dopo la stancante giornata del giorno prima in giro per la città (una buona parte della stanchezza mi sa che è dovuta anche alla sangria ingurgitata a cena…). Oggi è il giorno in cui dovremmo passare sul Viaduc de Millau, il viadotto carrabile più alto d’Europa. Ma come in quasi tutti i giri in moto, i programmi cambiano molto in fretta. Decidiamo infatti di fermarci ancora un un po’ di tempo a Barcellona e decidiamo di andare a visitare il mitico Camp Nou. Impostiamo la destinazione sul navigatore e in quattro e quattr otto arriviamo allo stadio. Accidenti mi dico, lo avrei immaginato più grosso…ma si sa, le dimensioni non contano…E per forza… Questo non è il Camp Nou ma lo stadio della XXV Olimpiade del 1992: lo stadio Lluís Companys. costruito su un promontorio a sud della città chiamato Montjuïc. DA VEDERE, come da vedere sarebbe il Museu Nacional d’Art de Catalunya. E in effeti lo abbiamo visto. Da fuori, sotto un ponte, mentre ci riparavamo da un inizio di acquazzone per fortuna di brevissima durata. Particolarità dello stadio è che fuori dallo stesso si trovano delle piastrelle veramente speciali, ognuna delle quali reca il calco in bronzo dell’impronta di un famoso sportivo; da Magic Johnson ad Alberto Tomba, da Mark Spitz a Pete Sampras passando per Seve Ballestreros. Un appunto: le donne sono riuscite a fare shopping anche dentro uno stadio…!!! Vabbè dai, abbiamo fatto mezzogiorno ormai, dai che un siamo ancora in tempo per visitare il Camp Nou. Però più che visitare lo abbiamo solo visto. E ti pareva che non era giornata di Campionato?

E’ arrivato il momento di muoverci per dirigerci al traguardo della prossima tappa: la Provenza e i suoi campi di lavanda. Ci fermiamo a mangiare in autogrill (forse uno dei pranzi più buoni dell’intero viaggio). Rifocillati ci riemettiamo in moto pronti a macinare i 400 e qualcosa km che ci separano da Aix en Provence. Alla prima sosta benzina il notizione che arriva da mia mia moglie Arianna: “Oooops devo aver dimenticato il para schiena al ristorante…mi sembrava che mancasse qualcosa.” Me lo ha detto con talmente tanto candore che non mi sono neanche sentito di dirle veramente di tutto (i pensieri che ho avuto però non li scriverò MAI). Meno male che un po’ di shopping ( e te pareva) era stato fatto ANCHE all’autogrill. Usando lo scontrino sono riuscito a telefonare e facendomi capire a gesti (provateci voi a farvi capire a gesti al telefono) ho concordato l’invio in Italia del para schiena. Al momento in cui sto scrivendo lo stesso è bello che al sicuro nell’armadio con una modifica sostanziale: un lucchetto da legare direttamente a mia moglie e di cui solo io ho la chiave !!!.

Un consiglio a tutti i motociclisti che vogliono transitare su quelle autostrade: all’uscita di tutte le stazioni di pedaggio autostradali abbiamo trovato pattuglie di polizia e una di queste ci ha fatto il test del palloncino e con risultati negativo per tutti quanti noi. Per cui occhio a bere anche una sola birra a pranzo…sono veramente molto fiscali in quelle zone.

225105_10150294138988356_601948355_9795353_5639831_nSono le 18 circa ed arriviamo al nostro albergo, il Grand Hotel Negre Coste, nel pieno del centro di Aix en Provence, carinissimo paese della Provenza. (io comunque non ho visto un campo di lavanda che è uno…).  Doccia e cena … in pizzeria. E neanche male oltretutto. Fine della cena, giretto d’obbligo nel centro chiuso alle macchine e un mesto pensiero inizia a tormentarci: domani si torna a casa. L’eccitazione per l’inizio del viaggio si è ormai affievolita. Ora c’è solo la consapevolezza che domani mattina, quando ci sveglieremo e saliremo sulle nostre moto, sarà per concludere questa stupenda avventura.

Pasqua in Moto 320Il giorno dopo il viaggio si svolge in maniera molto liscia. Sosta con panino a St. Tropez e due curve (prese da Paolo e Massimi a velocità interstellare per la gioia delle rispettive passeggere e compagne) sulla strada panoramica meglio conosciuta come CORNICHE D’OR che unisce St.Raphael a Cannes. Nessuno ha fretta di arrivare a casa, anche se la voglia di baciare e riabbracciare le mie due bimbe cresce man mano che a casa mi avvicino. Gli ultimi km li facciamo sulla corsia centrale dell’autostrada riservata alle moto… E’ Pasquetta e di gente che torna a casa ce n’è veramente tanta. Una domanda mi sorge spontanea: ma perché tu, automobilista che sei in coda in autostrada, fermo da 10 minuti, quando mi vedi dallo specchietto arrivare tra le macchine, ti muovi solo per chiudere  lo spazio ed evitare di farmi passare?  Sai che sei veramente uno STRONZO quando ti comporti così?

Ed eccoci arrivati. Il viaggio è finito in un batter d’occhio (ditelo alle mie chiappe per favore, hanno qualche dubbio su questa affermazione) e c’è già chi pensa al prossimo viaggio. Vi do un indicazione: due coppie del mitico Bavari Motorrad Worldwide Club, ad agosto faranno 4 gg sulle Dolomiti a macinare chilometri e a fare pieghe degne di un MotoGP. Chi saranno? Io vado in ferie al mare…indovinate un pò voi.. Occhiolino

Se volete vedere un estratto dei miliardi di foto che abbiamo scattato, collegatevi a questo indirizzo:

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150287230598356.406840.601948355&l=b4405298b3

Grazie a te che mi hai letto fino a qui sperando che tu abbia voglia di leggere le prossime avventure dei FANTASTICI 6 (a breve su questi schermi)!!!

venerdì 29 aprile 2011

4 giorni in giro – Giorno 2


Ore 8:00. Eccoci a fare colazione in questo albergo niente male direi, direttamente sulla spiaggia che viene, in questi giorni, costantemente spazzata da un vento fastidiosissimo. A proposito di colazione: la cena NON E’ ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATA in questo albergo. Non che non siano state buone le pietanze…Il problema è stato che nessuno sapeva esattamente quali fossero queste pietanze, e soprattutto le porzioni erano praticamente inesistenti. Il conto di contro è stato bello tosto!!!

Abbiamo preso tutto? Boh…in camera non è rimasto niente, le moto sono ancora al loro posto…direi che siamo pronti per affrontare i 400 km circa che ci separano da BARCELLONA, reale meta del nostro viaggio. Con indosso l’abbigliamento tecnico, che qualche chilo lo pesa, ci torna in mente che la sera prima eravamo dolcemente spaparanzati nella vasca idromassaggio intenti a ricercare la perfezione del cazzeggio totale!!!

IMG_0368Ci mettiamo in moto e il tempo purtroppo non promette nulla di buono. Il vento non ci abbandona neanche oggi e in più dei minacciosi nuvoloni neri iniziano a fare capolino all’orizzonte. Dopo pochi chilometri di autostrada siamo fermi in una piazzola di servizio a indossare gli antipioggia. Raul, Massimo, Sabrina e Arianna indossano un classico giacca / pantaloni della Tucano Urbano. Palo e Lella invece….Tuta gialla marchiata BMW e … indovinate un po' cosa usa Paolo? I GUANTI DA CUCINAAAAAAAAAAAA!!!!!!….Che spettacolo. Sembrano due canarini A bocca aperta. Ci attende il peggiore temporale che mi è capitato di affrontare in moto. Con l’acqua che limita la visibilità a poche decine di metri perdo quasi subito di vista i miei due compagni di viaggio ma la cosa che mi preoccupa di più è il vento che mi costringe a dei salti di corsia imprevisti e per niente piacevoli. Un incubo che per fortuna finisce dopo qualche chilometro. Sinceramente non ho la minima idea del pezzo di autostrada che stavamo percorrendo. Ero troppo impegnato a uscirne senza danni.

Sono circa le 13 quado attraversiamo il confine ed entriamo in Spagna. Era ora. Una bella corsa in autostrada (in mezzo ai lavori in corso con limiti di 80 km/h ASSOLUTAMENTE rispettati…) ed eccoci all’uscita autostradale. Seguiamo il nostro fido navigatore e raggiungiamo l’HOTEL ARISTOL dove ci attende un bel parcheggio privato sotterraneo.  Dal terrazzo si scorgono le guglie della Sagrada Familia, che tra poco, subito dopo una doccia ristoratrice, andremo a visitare. Per qualche ora le nostre moto risposeranno mentre noi ci lanceremo nella giro turistico di Barcellona più veloce del mondo!!!. La coda per entrare in questa basilica è spaventosamente lunga e qui i sorpassi non sono assolutamente consentiti…Siamo indecisi sul da farsi ma quando sentiamo che all’interno il museo e l’ascensore sono chiusi (qualche giorno prima un pazzo furioso ha tentato di appiccare il fuoco all’interno) decidiamo di godere di questo spettacolo solo da fuori.

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Prossima tappa del nostro “Very fast Tour” è il Parco Guell di Antoni Gaudi. E’ decisamente un parco molto particolare, con meravigliose strutture in pietra e mosaici un po' ovunque a creare dei giochi di colore molto particolari e affascinanti. Da qui si gode di una vista mozzafiato di tutta la città. Assistiamo all’esibizione di un gruppo di artisti da strada, ci riposiamo sulle panchine ricoperte di mosaici multicolore e ci avviamo verso la metropolitana per la prossima tappa. Si si prendiamo il metrò che abbiamo camminato già abbastanza…un cambio linea obbligato e ci troviamo a camminare per dieci minuti buoni nelle viscere della terra! I piedi iniziano a risentirne. Scendiamo vicino al  porto; meta consigliata da Lella, la nostra guida turistica ufficiale è BARCELONETA. Un giro sulla spiaggia, due foto ai gabbiani (…) e arriva l’ora della cena, consumata al ristorante SALAMANCA. Antipasto di prosciutto crudo (spettacolare), sangria a fiumi (buonissima), paella di pesce (abbondante e mitica); e soprattutto un conto “normale”!!!.Un pochino (ma solo un pochino) affaticati e provati dalla sangria ci dirigiamo sulla Rambla, dove si conclude la nostra avventura spagnola. Non facciamo programmi per il giorno dopo. Ora raggiungiamo l’hotel e vediamo quando ci svegliamo.

Intanto posto un link all’album di foto creato sul mio profilo facebook: Album Viaggio.

Alla prossima puntata…

mercoledì 27 aprile 2011

4 giorni in giro – Giorno 1


1936 e rotti…che non è una data e neanche il cambio Euro – Lira, ma sono i chilometri che abbiamo percorso durante questo stupendo viaggio.

Nei giorni che precedono la partenza ultimiamo i preparativi di rito: check delle moto, manutenzione, ricerche febbrili su Internet di posti da vedere e meteo dei giorni a seguire. Devono anche arrivare le maglie e le felpe che abbiamo fatto stampare con il logo del club… e qui arriva il primo problema: Il logo per noi “maschietti” è sbagliato. Il cinghiale ha il fiocco rosa… ouch!!! Paolo si scatena come solo lui sa fare e dopo averci fritto le orecchie con innumerevoli ma sempre utili telefonate riesce a fare ristampare il tutto in tempi record. Ecco qui sotto il risultato.

Pasqua in Moto 004

Venerdì’ 22 Aprile. ore 7:00. Ci troviamo al baretto sotto casa e la tensione/eccitazione per il viaggio che stiamo per intraprendere  è palpabile. Abbiamo anche le felpe e le maglie con il logo finalmente corretto, ognuno di noi col proprio nome stampato su cuore e schiena. (due è meglio che uno…). Iniziano le foto di rito e la voglia di partire è veramente tanta. Prima tappa la regione delle CAMARGUE

Giorno 1

Nulla da segnalare ( a parte il fatto forse che ho scoperto che la mia moto può raggiungere velocità superiori ai 120 km/h…) sul tragitto percorso fino ad ARLES  dove abbandoniamo l’autostrada  per infilarci sulla statale che entra nel cuore delle CAMARGUE. Abbiamo raggiunto la prima tappa e ora un dubbio ci assilla: “Ora che siamo qui cosa facciamo ???”. Il tempo si sta mettendo al brutto per cui la mia idea idea del giro a cavallo viene subito accantonata. (Beh… in effetti neanche viene presa in considerazione!) Decidiamo per cui di cercare i posti dove vedere i fenicotteri rosa, una delle tante particolarità di questa zona insieme agli allevamenti di tori aperti al pubblico. In un francese stentatissimo ma efficace riusciamo a farci dare le indicazioni per raggiungere l’ingresso del parco ornitologico. Sulla strada incontriamo un castello che decidiamo d visitare. Tutti tranne Massimo che pensa bene di sedersi su una sedia in mezzo a un prato e fare una pennichella. Dopo questa emozionanteIMG_1274 visita ripartiamo e raggiungiamo il parco: falchi , aquile, gufi, civette, cicogne bianche e cicogne nere…tutti in gabbia (che tristezza) !! E finalmente eccoli…nelle acque basse del parco avvistiamo i fenicotteri. Una marea di fenicotteri rosa in libertà che beatamente si fanno i cavoli loro. Dalla vegetazione spuntano teleobiettivi giganteschi pronti a immortalare qualcosa che noi poveri mortali non riusciamo a capire (forse i rituali di accoppiamento?) noi che in mano abbiamo le nostre fidate macchinette digitali e ci sentiamo “fotograficamente” inadeguati…Talmente inadeguati che decidiamo di uscire dal parco per dedicarci a un attività fondamentale: LA MERENDA…

Pasqua in Moto 036“Guardate là. Una “sandwicheria” e vendita di prodotti locali! Che figata saranno dei sandwich buonissimi!!!”.

Col cavolo!!! I sandwich erano quelli confezionati che puoi comprare in una qualsiasi macchinetta di una qualsiasi stazione ferroviaria, e i prodotti locali li trovi anche alla coop qui da noi. Peccato siamo nel posto sbagliato per fare merenda. Ma la fame è tanta e ci accontentiamo di un buonissimo pacchetto di patatine delle CAMARGUE…vuoi mettere!!!

D’un tratto una voce aleggia nell’aria…ANDIAMO A VEDERE LE DUNE DI SABBIA a SAINTES-MARIES DE LA MER. Chiediamo indicazioni e partiamo convinti quasi di dover fare un raid nel deserto. Il tempo è brutto; inizia a piovere e tira il vento. Troviamo qualcosa che assomiglia a dune di sabbia molto vagamente (una spiaggia). Unico risultato è che il vento ci riempie di sabbia bagnata le moto e l’abbigliamento. Però al chioschetto della spiaggia abbiamo comprato gli adesivi delle CAMARGUE da appiccicare al bauletto…EH BEH!!!!

Risaliamo in sella con le chiappe ormai cartonate dai quasi 500km fatti in giornata e, con l’aiuto del mitico navigatore (che nel proseguo del viaggio ci farà sbagliare strada innumerevoli volte) ci dirigiamo verso l’albergo prenotato per la prima sera: l’ HOTEL DE LA PLAGE a LA GRANDE MOTTE. Parcheggiamo davanti all’hotel (quasi dentro alla reception) e, praticamente senza passare dalle camere, ci mettiamo in costume e ci infiliamo nella zona relax: Jacuzzi, sauna, bagno turco TUTTO GRATIS (oddio gratis…). Immersi nell’idromassaggio e in stato di quasi incoscienza, ripercorriamo il tragitto della giornata e pensiamo alla prossima destinazione: BARCELLONA.

giovedì 14 aprile 2011

Manca veramente poco....


Ci siamo....ancora una settimana e finalmente partiremo per raggiungere i "nuovi orizzonti" ....
Non so voi, ma io sono tranquillo fino a qualche giorno prima della partenza...poi PANICO totale che logicamente si aggiunge a quello della passeggera...avrò preso tutto? cosa manca? cosa porto? cosa lascio?...ho solo 3 borse me ne servirebbero almeno 7...non è che Paolo si porta dietro la lampada a dinamo?
Ma pioverà?... A proposito del tempo.. Lella è 10 gg che già guarda le previsioni e ci fa un resoconto dettagliatissimo... PANICO DOPPIO..:) un giorno sembra che debba venire giù il diluvio universale, il giorno seguente dopo si legge che c'è il sole, poi ancora è nuvolo, no sereno...no piove...Insomma..nulla di nuovo mi sembra. Non che le previsioni ci azzecchino più di tanto in generale.

Ma torniamo al viaggio che ci aspetta.

Abbiamo deciso una piccola deviazione al ritorno per fermarci a vedere il viadotto carrabile più alto d'Europa. Il Viaduc Millau. Queste sono le mie tappe preferite dove posso dare sfogo a tutte le mie velleità da fotografo costringendo i miei compagni di viaggio a mettersi in posa con le proprie compagne. (motorizzate o umane che siano)!!! Già mi vedo Massimo che cerca di nascondere la sigaretta che tiene tra le dita...indossando i guanti da sci..si da sci..lui usa quelli.. Pensate invece che Paolo quando piove usa i guanti da cucina, quelli alti e gialli di gomma per intenderci. Sembra che così non entri acqua. Ma dico io. Uno normale tra di noi c'è?. Se si si faccia avanti !!!
Comunque...le gomme le abbiamo cambiate, i vari ricambi (lampadine, olio, kit di riparazione degli  pneumatici...) sono già lì..in bella vista e pronti per essere dimenticati!!! Il primo viaggio serio dell'anno si avvicina...si avvicina la (ri)partenza.

venerdì 18 marzo 2011

Nuovi Orizzonti...


Il gruppo “Bavari Motorrad Worldwide” ha deciso di oltrepassare i confini dell'Italia per visitare terre lontane...Muniti di MACCHINA fotografica, di fotografo ufficiale, Raùl, e di telecamere on board, affronterà il territorio francese della Camargue cercando di entrare in sintonia con la natura del parco che ospita varie specie di animali. Varcherà il giorno seguente la frontiera spagnola per vivere fino al midollo le famosissime Ramblas di notte e gli spettacolari parcheggi custoditi con la nostra guida alla movida sempre lui: Raùl!



Il nostro meccanico e sponsor “Amella Impianti Enterprise” si sta già riscaldando e procurando una grande scorta di sigarette per le sue fumate in solitaria. Sabrina,sua segretaria e moglie, oggi è andata a comprare un paio di guantoni per i momenti di follia di Massimo.
 
E' giusto che però vi renda partecipe della poesia del viaggiatore:
 
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire dai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
 
Spero che vi trasmetta le emozioni che mi ha suscitato
Un saluto da Paolo e da Lella!